Al Congresso Provinciale della Lega Nord Liga Veneta di Padova che si è tenuto presso il Centro Congressi dell’Hotel Sheraton a Padova l’11 Ottobre, per la nomina del nuovo Segretario e del Consiglio Direttivo della Provincia, l’Ex Sindaco di Tombolo (Padova) Franco Zorzo, primo dei non eletti al Senato ed attuale Consigliere comunale, ha lanciato un proposta dal palco dello Sheraton dove si teneva il Congresso: legare l’indennità delle cariche pubbliche all’ultimo reddito individuale dichiarato.
Lo stesso Zorzo ha chiesto, alla Lega Nord Liga Veneta di farsi promotrice di questa proposta di legge di iniziativa popolare. Lo scopo, dichiarato dallo stesso Franco Zorzo, è quello di tagliare le gambe a coloro che mirano alle cariche pubbliche e quindi alla politica ed alle poltrone, non per spirito di servizio, per ideali o per dimostrate capacità amministrative, ma per arricchirsi e rimpinguare le proprie casse con la politica.
“In questo modo si dimostrerebbe – ha dichiarato Zorzo – chi lo fa per vero e proprio spirito di servizio e chi invece lo fa solo solo per avere un ricco stipendio che nella sua vita lavorativa si sognerebbe mai di raggiungere”.
La proposta dell’Ex Sindaco Zorzo al momento non è stata colta dal suo partito, ma lo stesso è pronto a rilanciarla a chiunque voglia farsi, insieme a lui, promotore della stessa, con la certezza che la politica delle poltrone e delle correnti, interne a tutti i partiti, subirebbe una rapida fase di arresto se una simile legge venisse approvata. Il parlamento sarebbe sicuramente composto da parlamentari che lo fanno con maggiore spirito di servizio o per passione piuttosto che da parlamentari che votano la fiducia per paura di perdere un grosso stipendio ed i relativi benefits.
“Il problema – continua Zorzo – potrebbe porsi per coloro che non hanno mai lavorato. Dal mio punto di vista i parlamentari che non hanno mai lavorato dovrebbero tornarsene a casa e trovarsi un posto di lavoro prima di fare politica, dato che sfido chiunque a dimostrare come possa chi non ha mai lavorato e fatto sacrifici, difendere e tutelare i diritti dei cittadini lavoratori che si “fanno il mazzo tutti i giorni”.
“Anche in questo caso però ci potrebbe essere una soluzione di compromesso – conclude Zorzo – basterebbe mettere una soglia minima ed una massima all’indennità, sia per tutelare chi aveva un eccessivo basso reddito per poter fare successivamente il parlamentare sia chi lo aveva invece troppo elevato. Una buona forchetta potrebbe essere quella di 2000 euro di indennità minima e 8000 euro di indennità massima.”