“Il virtuosissimo di un Comune passa dal rispetto del Patto di Stabilità e da altri più importanti fattori ben individuabili nelle pieghe di un bilancio comunale. Quello che è certo è che non passa per l’aliquota delI’MU sulla prima casa, dato che la stessa dipende solo dalla quantità delle entrate che registra ogni Comune sotto forma di tasse, multe stradali e relativi autovelox e/o trasferimenti erariali da parte dello Stato che il Comune incassa, purtroppo sproporzionati ed ingiustificatamente diversi da comune a comune per mancanza di costi ed attribuzioni standard. Con queste parole il Sindaco di Tombolo Franco Zorzo trancia sul nascere il tentativo di strumentalizzazione che alcuni Comuni stanno facendo in merito al loro “presunto virtuosismo” sbandierato ai quattro venti solo ed esclusivamente prendendo a riferimento l’aliquota IMU sulla prima casa. La matematica non è un’opinione – continua Zorzo – infatti anche l’aliquota IMU prima casa non ha comunque alcun senso come mezzo di paragone, quando la stessa è basata su rendite catastali differenti da comune a comune. Ci sono infatti Comuni che con l’aliquota più bassa incassano di più di Comuni con l’aliquota più alta proprio per effetto di rendite catastali più elevate, quindi cittadini che pagano più IMU anche sulla prima casa in Comuni con l’aliquota più bassa rispetto a Comuni che magari l’hanno più alta, dato che l’aliquota è solo una percentuale del valore della rendita catastale attribuita dal catasto. Un altro dei parametri invece che va preso a riferimento per verificare la virtuosità di un comune è il rapporto dipendenti-abitanti, anche quelli facenti capo alle unioni dei Comuni, gli stipendi erogati ai dipendenti con particolare riferimento alle indennità, quindi il contenimento della spesa per il personale. Ma non basta, ribadisce Zorzo, bisogna guardare le spese per le consulenze, l’affidamento degli incarichi, l’impiego o meno di un segretario comunale a tempo pieno oppure condiviso con altri Comuni, la presenza di personale eventualmente alle dipendenze dirette del Sindaco, la composizione del numero di Assessori in Giunta, il costo della stessa Giunta e quindi il costo della politica di ogni comune. Purtroppo per tutto questo non esiste un parametro standard e quindi ogni Sindaco può dire di essere virtuoso pur magari non essendolo, giocando su ciò che appare, anche solo maldestramente, un sinonimo di virtuosismo. E’ quanto sta accadendo in questi giorni, laddove Sindaci del veneto che rispetto a questi parametri sbiancherebbero, rivendicano un presunto virtuosismo sulla base di una aliquota IMU assolutamente insignificante rispetto a ciò che l’essere “virtuosi” in termini di bilancio e di finanza pubblica significa. L’esempio più eclatante è quello che ho denunciato nei giorni scorsi – conclude Zorzo – basta guardare quello, che capire che quei Sindaci che installano autovelox lungo le strade statali hanno disperato bisogno di far cassa per coprire sofferenze di bilancio. Se il Governo domani giustamente decidesse, come io auspico, che le sanzioni del codice della strada vanno allo Stato le aliquote dell’IMU di gran parte di questi Comuni andrebbero alle stelle e della necessità della sicurezza stradale non si parlerebbe più oltre al fatto che gli autovelox sparirebbero dalla circolazione ! Per questa serie di motivi non intendo partecipare e non parteciperò in futuro ad iniziative demagogiche che nulla hanno a che fare con il vero virtuosismo di un Ente Locale.”